Antifascisti in Barriera di Milano
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Il presidente della VI circoscrizione Lomanto si è dovuto accontentare degli assessori comunali e regionali alla sicurezza Pentenero e Ricca. I capi della polizia, dell’esercito e il ministro dell’Interno, pure invitati con ampio anticipo, non si sono presentati al consiglio…

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https://www.rivoluzioneanarchica.it/antifascisti-in-barriera-di-milano/

  • Nerd02@lemmy.basedcount.com
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    5 months ago

    Da qualche settimana il governo, per soddisfare le richieste della VI circoscrizione e dell’assessore regionale alle politiche sociali, ha deciso di destinare in Barriera una parte delle truppe destinate a Torino per l’operazione “strade sicure”. Il quartiere è stato pesantemente militarizzato, con controlli ossessivi in ogni angolo, per spingere un po’ più in là il babau di questa periferia: i pusher neri che stazionano agli angoli in attesa dei clienti.

    Bene così, assolutamente necessario. Ho vissuto vicino a Barriera per qualche anno e trovo inaccettabile che in una città come Torino ci siano simili livelli di degrado.

    E’ sufficiente? Assolutamente no, come suggerito dall’articolo devono avvenire anche dei cambiamenti sociali, quali accesso a cure mediche e dimore dignitose per tutti, ma la sicurezza rimane imprescindibile.

    • Shimitar@feddit.it
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      5 months ago

      Ma davvero militarizzare le strade è la soluzione? Non bisognerebbe adottare politiche sociali e di housing per impedire la realizzazione di quartieri ghetto? Integrare le persone e fornire servizi per creare cittadini, in modo che il substrato criminale o in generale degradato non possa attecchire?

      • Nerd02@lemmy.basedcount.com
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        5 months ago

        No, non è LA soluzione. E’ una soluzione. Assolutamente d’accordo sulle politiche sociali, ma tali provvedimenti richiedono tempo e denaro (non che strade sicure sia gratis, lo so). I cittadini di Torino nord hanno bisogno di sicurezza adesso.

        E’ facile gridare “più case popolari”, ma la verità è che Torino in generale ha un problema di crisi immobiliare, in particolare per quanto concerne gli affitti. Capita che anche persone ben sistemate e con situazioni stabili facciano fatica a trovare una sistemazione. Probabilmente non ai livelli di altre città come Milano, ma la situazione è comunque problematica. E sebbene il trasporto pubblico sia tutto sommato soddisfacente all’interno della città, la qualità dello stesso cala notevolmente muovendosi verso la periferia, quindi allontanarsi dalla città spesso non è un’opzione (a differenza di Milano).

        Quindi sì, recuperare i “quartieri ghetto” sarebbe preferibile, ma per arrivarci servirebbero investimenti pubblici nell’immobiliare, investimenti nel sociale, investimenti nel trasporto pubblico… E se queste cose non le fa un’amministrazione “di sinistra”, non so proprio chi possa arrivare a farle.